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Il geometra Sorchina scorrazza per le campagne di Dragone al Colle a bordo di una molleggiatissima e chiassosa Duecavalli, spinto ora dalla frenesia del suo basso ventre ora da una controversia tra confinanti, che lui senza dubbio dirimerà con studiata approssimazione. Quando non è impegnato a progettare una delle sue case-fotocopia, "gliù Giòmetra" lo si incontra al bar Pino's, intento a millantare improbabili prodezze amatorie tra una partita a tressette e un'altra a scopa. Il Geometra pare muoversi con disinvoltura nel suo ambiente, nel cercare di piegare a proprio tornaconto tutti gli accadimenti che richiedono un suo intervento; ma quando l'approssimazione, la scarsa padronanza della regola dell'arte e l'ignoranza si mettono in mezzo... A far da cornice alle mirabolanti sventure di Sorchina, ecco che si avvicendano una nutrita schiera di pettegole, infaticabili cacciapaglia, avidi fattori, umili mezzadri, barbieri antifascisti, parroci di poca fede e imperturbabili notai.